La produzione letteraria in questo campo è assai vasta: a partire dai lavori dei discepoli del santo –Valerio (1586), Possevino (1591), Bascapé (1592), Giussano (1612)– che sono quasi cronache della sua vita giornaliera, fino a quelli specialistici più recenti, volti ad approfondire singoli aspetti della sua spiritualità e multiforme attività, tentandone dove possibile una lettura in chiave attualistica.
Oltre ai rispettivi pregi ed utilità, entrambi gli approcci incontrano tuttavia un analogo limite: dovizia di particolari o micro-analisi, rischiano infatti di non rendere subito comprensibile la dimensione del santo nella sua interezza. Essendo stata la vita pastorale di San Carlo molto eclettica ma piuttosto breve (soli diciotto anni) e scarsa di episodî eclatanti, essa è meno facile da compenetrare; ma una volta decifrato il messaggio espresso dal multiforme esempio e distillato l’oceano della sua parola, essa si rivela di un’altezza davvero colossale.
Tanto si evince dalla gloriosa descrizione del santo che ne diede Paolo V° nella Bolla di Canonizzazione: …egli fu un Abele per l’innocenza, un Enoch per la purezza, un Giacobbe per la sofferenza delle fatiche, un Mosè per la mansuetudine, un Elìa per lo zelo ardente, un Girolamo per l’austerità, un Martino per l’umiltà, un Gregorio per la sollecitudine pastorale, un Ambrogio per la libertà, un Paolo per carità… emulo in terra, nei pensieri e nelle opere, della vita degli Angeli.
Meglio allora una sintesi lucida e illuminata, magari in forma di omelia, che sappia cogliere peculiarità e picchi di una vita irripetibile, e purtuttavia sempre imitabile in qualche sua parte, non soltanto dai sacerdoti ma anche dei laici, giacché egli seppe essere modello per entrambi: forma gregis, forma cleri, come lo definì S. Pio X.
Ne abbiamo scelte due che secondo noi hanno tali caratteristiche:
1) San Carlo Borromeo: profilo proposto dalla “Congregazione per il Clero” sul proprio portale web (di cui potete trovare la riproduzione alla voce di menù “Il Santo – La Vita”), che ce lo presenta come l’ideale di sacerdote e soprattutto di vescovo cattolico (di cui egli è protettore).